In questi giorni si sente molto parlare di banche, di raggiri, di avidità e di fiducia. La questione economica ci tocca tutti da vicino e anche noi abbiamo dovuto fare i conti con questa realtà dato che il percorso iniziato richiede anche una certa dose di fondi.
Cosa fare quindi? Sentiamo cosa ci propone il Consiglio direttivo:
IO: Ciao Consiglio Direttivo, ho saputo che avete un conto corrente per l’associazione.
CD: Sí
IO: Presso che istituto l’avete aperto?
CD: Banca Etica
IO: Ah, Banca Etica. Come mai? non era più comodo e pratico un istituto locale?
CD: Perché è un’alternativa autentica e concreta a chi offre una finanza sempre più lontana dall’economia reale. Banca Etica rifiuta quella finanza “creativa” che ci ha condotto ad una concezione speculativa degli investimenti, ma punta ad utilizzare strumenti semplici, che garantiscano trasparenza verso il cliente e facciano crescere l’economia in modo sostenibile.
IO: A cosa servirà questo conto?
CD: A raccogliere fondi e a pagare spese
IO: E’ già possibile fare donazioni? Saranno nel caso deducibili?
CD: Aí il conto è attivo si possono fare donazioni sia dalle aziende che come privati cittadini. I privati cittadini potranno avere deduzione o come detrazione o deduzione questo sarà consigliato da chi fa segue la dichiarazione dei redditi
IO: In termini di trasparenza, ci saranno aggiornamento su fondi raccolti e le spese?
CD: Verranno pubblicate nel sito tutte le operazioni svolte aggiornate in tempi ragionevol
IO: Grazie
CD: Prego
PS: l’IBAN dell’Associazione è:
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